È un brano francese estratto dall'opera Starmania del 1978, scritto da Luc Plamodon, composto da Michel Bergher.
Fu interpretata per la prima volta da Daniel Balavoine, un cantante all'epoca famoso in Francia tragicamente scomparso in un incidente all'età di 35 anni.
Successivamente cantato da molti altri. l'ultimo ad averla cantata Prima di Dimash, è stato Grégory Lemarchal, giovane promessa francese purtroppo morto giovanissimo a 23 anni per una malattia che si chiama fibrosi cistica.
Dimash ( che canta da quando è nato praticamente), prima del concorso I'm the singer del 2017 aveva più volte cantato questo brano in diversi eventi e gare canore nel suo paese, ma è in questo concorso che ha dato la più bella interpretazione mai eseguita, a detta della stessa sorella di Daniel Balavoine, che lo ha portato alla notorietà già il giorno successivo dopo il primo round del concorso.
Successivamente nel 2018 ha presentato lo stesso pezzo con qualche variazione (per me la versione più bella) al concorso Slavinsky bazar in Bielorussia vincendo il primo premio.
Nei suoi concerti ha poi riproposto il brano apportando sempre qualche modifica, perchè a lui piace sperimentare in questo senso.
Prima del suo concerto a Londra è accaduto un fatto, un suo grande amico grande promessa del pattinaggio artistico Kazako è stato ucciso da balordi. Da li in poi questo brano per Lui ha assunto un significato diverso, infatti nel concerto a Londra quasi non è riuscito a cantarla commosso.
Nel grande schermo dei suoi concerti, potete vedere quando canta questo pezzo che appaiono i volti di tutti i grandi artisti che non ci sono più compreso il suo amico..
Che dire di più?
io l'ho conosciuto così e poi approfondendo , ho capito altre cose e conosciuto altri mondi .
La sensibilità, la gentilezza, la grande passione con cui porta avanti il suo sogno, e l'umiltà di questo ragazzo prodigio, mi hanno conquistata, e sono diventata fan di un cantante, per la prima volta in vita mia, in modo diverso,😊
Traduzione del testo:
Sos d'un terrien en détresse.
Sos di un terrestre angosciato
Per cosa vivo?
Per cosa muoio?
Per cosa rido?
Per cosa piango?
Ecco l’S.O.S.
di un terrestre angosciato
Non ho mai avuto i piedi per Terra
Preferirei essere un uccello
Non mi sento a mio agio dentro la mia pelle (ossia: non sono a mio agio con me stesso)
Vorrei guardare il mondo all’incontrario
per vedere se è più bello
più bello visto dall’alto, dall’alto
Ho sempre confuso la vita
con i fumetti
Provo come un desiderio di metamorfosi
Sento qualcosa
che mi attira, che mi attira
che mi attira verso l’alto
Nella grande lotteria dell’universo
non ho pescato un buon numero
Non mi sento a mio agio dentro la mia pelle
Non voglio essere un robot
metropolitana, lavoro, letto
Per cosa vivo?
Per cosa muoio?
Per cosa piango?
Per cosa piango?
Credo di captare onde
che provengono da un altro pianeta
Non ho mai avuto i piedi per Terra
Preferirei essere un uccello
Non mi sento a mio agio dentro la mia pelle
Vorrei guardare il mondo al contrario
Preferirei essere un uccello
Dormi, bambino, dormi
Sotto potete ascoltare una bella analisi tecnica fatta da questo professionista Italiano.
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